Il convegno, che rappresenta l'evento finale del progetto “Fra Noi II Ed.” a livello territoriale riminese, riguarderà l'inclusione sociale dei cittadini stranieri beneficiari di protezione internazionale ma, per i contenuti affrontati, potrà riguardare tutte le persone straniere (e non solo, si potrebbe affermare…).

L'evento si svolgerà dalle 15:00 alle 18:30 presso la sala del Giudizio Universale Museo della Città di Rimini (Via L. Tonini, 1).

Dopo un'introduzione generale sull'inclusione si approfondirà il tema dell'abitazione, cercando di affrontare il problema nella sua complessità ma declinandone eventuali soluzioni attraverso punti di vista diversi.

Durate il convegno sarà presentato in anteprima un cortometraggio che tratta il problema abitativo, realizzato a Rimini e dal titolo: "La Chiave".

Moderatrice: Tiziana Ferrittu (Project Manager “Fra Noi II Ed.”)

Relatori

Kristian Gianfreda (Assessore al Welfare Comune di Rimini)

Michele Rossi (CIAC Onlus Parma)

Genny Cia (Real Estate Center Dip. ABC Politecnico di Milano)

Antonio Buzzi (Presidente coop. soc. Sol.Co Ravenna)

Andrea Nasti (Consorzio Comunità Brianza)

Massimiliano Giacomello (Consorzio Comunità Brianza)

Alberto Zanni (Presidente Confabitare Ass. Proprietari Immobiliari)

Isabella Tulipano (PR & Brand Manager SoloAffitti)

Federico Bianchini (Ass. Pacha Mama Rimini)

 

 

 

Sarà l’occasione per fare il punto sulla Sicilia e sull’Italia di oggi e su quelle di domani. Un modo per continuare a parlare di migranti e migrazioni, proprio nella città che nei giorni scorsi è stata al centro delle cronache internazionali per il trattamento riservato ai naufraghi salvati dalle Ong nel Mar Mediterraneo. Il convegno “Fra noi ma invisibili”, che si svolgerà la prossima settimana, arriva mentre l’Europa intera discute di diritti umanitari e richieste di asilo. Da questo si partirà per analizzare i risultati del progetto nazionale “Fra noi”, finanziato dal Ministero degli Interni con il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI).

 

L’appuntamento è fissato per venerdì 18 novembre nell’auditorium Concetto Marchesi del Palazzo della Cultura, a Catania. Lì, a cominciare dalle 9.30 del mattino, si alterneranno le relazioni degli esperti di immigrazione e intercultura, e gli interventi dei più rilevanti attori politici del territorio, nell’ambito del convegno regionale “Fra noi ma invisibili”. L’evento è organizzato dal Consorzio di Cooperative Sociali Il Nodo di Catania e dal Consorzio Communitas.

I risultati siciliani del progetto e le prospettive che questi hanno aperto saranno discussi venerdì 18 novembre nella cornice del Palazzo della Cultura di Catania, nell’ambito del convegno dal titolo “Fra noi ma invisibili”. La giornata sarà organizzata in due differenti sessioni. La prima, quella mattutina, si aprirà alle 9.30 con i saluti istituzionali di Federico Portoghese (commissario straordinario della città di Catania), monsignor Luigi Renna (arcivescovo di Catania) e di Maria Assunta Rosa (direttrice vicaria della direzione Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo del Ministero dell’Interno).

Subito dopo inizieranno le relazioni degli attori sociali e amministrativi che hanno reso possibile il buon esito del progetto. Il primo a prendere la parola sarà Andrea Barachino, presidente del Consorzio Communitas, ente capofila di “Fra noi”. A seguire interverrà Luca Di Sciullo, presidente del Centro Studi e Ricerche Idos. Di Sciullo presenterà per la prima volta in Sicilia i risultati del recentissimo Dossier Statistico Immigrazione 2022, il documento che da 32 anni fotografa l’Italia, e l’Europa, partendo dai numeri delle migrazioni e dai dati sullo stato dell’integrazione.

Con il supporto del materiale scientifico sarà possibile comprendere al meglio il terzo degli interventi della mattinata: quello della professoressa Marina Arena, docente di Progettazione e tecnica urbanistica all’Università di Messina. Il titolo del suo intervento – “Periferie, ghetti e rigenerazione urbana. È possibile una città inclusiva?” – farà da gancio a Patrizia Caudullo, direttrice di Anpal Servizi Sicilia. L’Anpal Servizi è una società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che opera per conto dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro: se alle marginalità urbanistiche si accompagnano spesso marginalità sociali non è un caso e, dunque, come intervenire per arginarle?

L’ultima relazione si sposta invece sul piano strettamente catanese e sulle possibilità che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) offre al capoluogo etneo in termini di miglioramento delle politiche di inclusione. Ne parlerà l’ingegnere Fabio Finocchiaro, direttore delle Politiche comunitarie del Comune di Catania.

 

Filitazione dei percorsi per imparare la lingua italiana, incentivi e strumenti di mobilità leggera e condivisa per raggiungere il posto di lavoro, la possibilità di lasciare momentaneamente il centro di accoglienza per motivi di formazione o lavoro occasionale in un’altra regione, voucher di babysitting o attivazione di legami di buon vicinato per supportare i genitori soli, affiancamento nella ricerca di una casa in affitto, come la possibilità per le aziende di farsi garanti per il proprio lavoratore.

Sono alcune delle tante azioni individuate dal mondo non-profit, dalle imprese profit e dalle pubbliche amministrazioni che hanno lavorato fianco a fianco nel progetto Fra Noi, finalizzato all'inclusione economica e sociale dei rifugiati politici e titolari di protezione internazionale. Un progetto realizzato da Consorzio Communitas alla guida di 25 enti e cooperative sociali in tutta Italia, finanziato da UE e Ministero dell'Interno con il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami).

FraNoi7nov 1 

È una sorta di manifesto quello che emerge dal convegno di lunedì 7 novembre 2022, organizzato dal Consorzio Farsi Prossimo e Consorzio Communitas nella sede dello studio legale Baker McKenzie (uno dei partner del progetto), in piazza Meda 3 a Milano, in cui mondo profit e terzo settore affidano le proprie proposte al Ministero dell’Interno per favorire percorsi di incontro più efficaci tra candidati rifugiati e le aziende italiane.

Il progetto Fra Noi ha permesso in due anni di attivare percorsi professionali per 180 rifugiati e titolari di protezione internazionale proprio grazie alla collaborazione proficua tra i soggetti del terzo settore e le aziende profit, che ha prodotto risultati importanti: percorsi di formazione, tirocini lavorativi e contratti di assunzione in diverse imprese del territorio italiano. Proprio forti di questa esperienza maturata insieme, mettendo insieme esigenze delle persone titolari di protezione internazionale e aziende profit, oggi a conclusione di questo percorso vengono presentate le proposte congiunte.

 

 Il Manifesto 

1. Facilitare l’apprendimento della lingua italiana

È oggi uno degli ostacoli maggiori all’ingresso nel mondo del lavoro di persone titolari di protezione internazionale: all’uscita dal percorso di accoglienza solo una persona su 3 è riuscita a frequentare i corsi di italiano obbligatori. Proponiamo, tra le altre azioni, di inserire corsi di lingua, anche specializzata, nei percorsi formativi delle aziende, di riconoscere in busta paga il tempo dedicato alla formazione linguistica, il riconoscimento al livello legislativo di sgravi fiscali alle aziende che erogano i corsi di microlingua, di rafforzare la collaborazione tra aziende e l’Università per gli Stranieri di Siena, già coinvolta nel progetto.

2. Favorire la mobilità locale e interregionale

La difficoltà di raggiungere un possibile posto di lavoro è un fattore importante. In alcuni casi è sufficiente sostenere i candidati attraverso mezzi di mobilità leggera (monopattini o bici elettriche), in altri si possono attivare sistemi di car sharing, anche attraverso la partecipazione a bandi dedicati alla mobilità sostenibile, o riconoscendo premi ai dipendenti che offrono o passaggi ai colleghi. O ancora, nel caso di offerte lavorative in un altro territorio, attivare una rete di housing sociale che faciliti la mobilità interregionale.
Si sarebbe rivelato utile, in alcuni casi, permettere alle persone accolte in un centro di accoglienza di poter spostarsi in un’altra regione per frequentare un corso o usufruire di un’opportunità lavorativa stagionale: questo al momento non è possibile per le regole del sistema di accoglienza, chiediamo quindi che siano previste eccezioni per motivi lavorativi e formativi.

3. Supportare il percorso lavorativo dei genitori soli

Le donne con bambini accolte nei progetti, soprattutto se sole, sono a maggior rischio esclusione lavorativa. Proponiamo l’introduzione di voucher per l’accesso a servizi di baby sitting e promuoviamo l’attivazione di reti amicali di scambio e la campagna “adotta un nonno”, attraverso con associazioni come Università della Terza Età o volontari di centri di ascolto, per facilitare la costruzione di legami che siano positivi per tutte le persone coinvolte.

4. Sostenere nella ricerca di una casa

In un mercato della casa che in Italia ha sicuramente molte complicanze, per chi ha origine straniera si aggiunge un’ulteriore difficoltà a trovare una casa in affitto, in molti casi per difficoltà economica, ma talvolta persino per chi può permettersela. Eppure la casa è un fattore determinante per un percorso di inclusione sociale. Proponiamo che le aziende si facciano garanti con il proprietario di una casa locata a un proprio dipendente, in cambio di un riconoscimento tramite sgravi fiscali o premi welfare. Si propongono accordi tra associazioni di categoria, agenzie immobiliari e terzo settore che fungano da garanzia.

A margine del convegno, in cui sono state presentate diverse esperienze positive di inserimento in azienda realizzate grazie al progetto Fra Noi, sono stati presentati anche alcuni video realizzati per la piattaforma TikTok con una serie di “consigli smart per entrare nel mondo del lavoro in Italia” ed è stato presentato un video realizzato da Il Terzo Segreto di Satira:

Vedi il video de Il Terzo Segreto di Satira

 

Le interviste e le voci dei protagonisti:

A questo link è possibile vedere le video interviste realizzate durante il convegno

I video sono a disposizione delle testate giornalistiche per la pubblicazione 

 

Le storie e le esperienze delle aziende:

E' possibile vedere le interviste con le esperienze di aziende e rifugiati in questi video:

Come sarebbe il mondo se i migranti fossero perfettamente integrati, se fossero riconosciute le loro competenze e se avessero un'adeguata retribuzione? Esisterebbero quelli che ancora oggi, sono dei meri stereotipi? Questa volta, vogliamo prenderla con ironia. Perché è proprio l'ironia che a volte può essere la chiave per rompere diffidenze e pregiudizi. Il Terzo Segreto di Satira ci ha provato

Le buone prassi della “azione lavoro” del progetto Fra Noi che ha permesso di attivare percorsi formativi e professionali per 180 rifugiati e titolari di protezione internazionale saranno presentate

lunedì 7 novembre 2022 presso lo Studio Baker McKenzie (piazza Meda 3, Milano) in un evento anche online